21 giugno 2017

Strappados vs Calzini Rossi (il Glam)

Serata importante ieri sera, perché scendono al Poiana i Calzini Rossi e si ripropone l'eterno dilemma: cosa ci mettiamo? L'arancione proprio no, che con il rosso degli avversari sembriamo la copia scolorita, quella della serie: "Amore scusami! Come potevo sapere che la tua divisa lavata a 180 gradi con candeggina, bicarbonato e smacchiante poi scoloriva?".
Quindi scelta obbligata: divisa nera. Anche se, con la divisa nera va il pantalone bianco, uguale a quello dei Calzini... e se poi il loro è più bianco del nostro? Per farla breve, siamo entrati in campo tutti nervosi in preda ad ansia da prestazione.
Il più nervoso era Fabri perché il coach aveva deciso di provarlo sul monte. Possiamo capirlo, nessuno lo aveva avvertito e nel pomeriggio, durante la consueta seduta preparatoria dall'estetista, aveva rifiutato la manicure perché tanto giocando terza base non ci fa caso nessuno. Ma salendo sul monte è tutto un altro paio di maniche, si rischia di fare la figura dello sciattone, di quello che esce di casa con il primo straccetto indosso. Per fortuna i nostri avversari sono dei signori e nessuno glielo ha fatto notare.
Finita la partita si stempera la tensione: anche questa volta sono riuscito a tenere i calzoni puliti, nonostante per la prima volta quest'anno abbia fatto il giro completo delle basi, la birra e il lambrusco sono alla temperatura ideale e coach Marco è incavolato (nessuno ne capisce il motivo, ma ormai lo consideriamo un rito scaramantico). Probabilmente era giustamente indispettito per la mise en place del settimo inning. Mancava il centro tavola, la ciotola per riporre gli stuzzicadenti usati e, orrore, mancavano addirittura gli stuzzicadenti. Quando poi ha visto Mirko mescere il lambrusco privo dei guanti bianchi d'ordinanza, a momenti gli saltavano le coronarie.

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