5 ottobre 2017

FINALE GARA 2: Bidoni del Rusco vs Strappados - "Tutto è bere quel che finisce bene"


A soli 4 giorni dalla prima Finale, rieccoci su questi schermi per quella che potrebbe essere l'ultima partita 2017 o anche no chissà. Vista l'importanza della serata gli Strappados si presentano come sempre al meglio: chi ha il torcicollo, chi l'influenza, qualcuno già cala le braghe per farsi fare un massaggino. La temperatura è in effetti pungente ed i plaid si sprecano dentro e fuori dal campo, gli animi però sono bollenti perciò cominciate pure che altrimenti si fredda.
Fortunatamente pare proprio che stavolta le cose girino bene, gli Strapp passano sopra fin da subito ed in difesa non ce n'è per nessuno. GasGas nei mesi di latitanza si favoleggia aver fatto batting practice negli States e sbanca il botteghino con una prestazione da perder la testa, Fabri può contare su una gamba sola ma a quanto pare basta e avanza. In seconda è rientrato Kens che per l'emozione si dimentica di metter su la music, a un paio di metri da lui passa d'improvviso un missile terra-aria che viene intercettato con un tuffo da perdere il fiato, esplodono gli applausi, qualcuno si inchina, qualcuno gli ruba già il giacchetto da rivendere su eBay. A metà partita i mai domi Bidoni accorciano le distanze e continuano a sperare, ma un'indecifrabile battuta di Mario ipnotizza la difesa biancoroyal che resta inerme a guardare la palla rotolare, gli Strapp pur se zoppetti corricchiano e mettono un'ipoteca sulla vittoria finale. Sul 4-11 arancio è infine Biagio a metterci un punto con una presa al volo in seconda, e nessun finale sarebbe stato più adeguato: si ride, si grida, si festeggia il quarto Scudetto, ma nulla di questo sarebbe possibile se non ci fosse sempre qualcuno a tenere pazientemente le fila.
Il menu dello Scudetto prevede pizza al metro gentilmente offerta dagli amici Bidoni, ma anche tutti gli immancabili classici che ci hanno accompagnato questa stagione, tra i quali sempre ricorderemo la focaccia di Mario, la salsina di Mirko, le torte salate della Maggie, il Cannonau di Giamma, il salame affettato da Robbie... e tutte le birre costantemente presenti in gradazione alcolica strettamente crescente.

Si conclude così una stagione brillante fatta di nuovi arrivi e di grandi ritorni, di prime volte, di record di squadra e di "mai più senza": mai più senza la nuova divisa nera scintillante, senza vino rosso a fine partita, mai più senza grinta ma soprattutto mai più senza l'armonia di squadra che ha reso possibile un anno fatto di sole vittorie, in campo come fuori.
Mai più senza di voi... Grazie Strappados!


Dustbins vs Strappados - Il Postpartita

Sembrava fatta. Certo, noi non c'eravamo sprecati: focaccia, salsina, salamini, birra, ecc. Insomma, l'ordinario. Ma gli avversari sembrano presentarsi al settimo a mani vuote. E subito ci si dà di gomito. Evvai!, sussurrano i più arditi, si vince a mani basse.
Poi, senza preavviso alcuno, mentre gli arancioni già precocemente stappavano entusiasti bottiglie di Cannonau e Lambrusco, il cui abbinamento da solo varrebbe una condanna penale oltre al ritiro preventivo della patente, ma sorvoliamo, si leva una voce dalla panchina avversaria (si, lo so, si chiamerebbe dugout, ma io odio i termini lessicali presi dalla lingua della perfida Albione, poi siamo in tempi di brexit e quindi che si levino...) "Aspettate un momento che stanno arrivando"
Brivido di paura e di eccitazione contemporaneamente: che abbiano ancora il pollo fritto? Impossibile, tranquillizza subito tutti Fabrizio, l'ho mangiato tutto l'altra volta! Ma lo stesso si diffonde il panico fra gli Strappados. Si diffondono quindi nell'ordine le seguenti voci:

  • I Bidoni hanno esaurito i polli di Minerbio e hanno saccheggiato gli allevamenti di Granarolo. Il tempo di spennare il bottino e parte la frittura.
  • C'è un furgone 850T della Fiat pieno stipato di pollo fritto, bloccato sulla Via Emilia da un sit-in di galline razza Braekel che protestano esibendo cartelli come "Fritti se li pigli, son più buoni i conigli", "Sono allergica alla pastella" e "Ma friggiti tua madre". Infine uno sparuto gruppo esibisce il cartello "L'uovo è mio e lo gestisco io" ma si tratta di galline femministe di razza Livornese aggregate alla manifestazione solo per far casino.
  • I Bidoni hanno acquistato un TIR pieno di spinacine AIA e adesso le stanno scongelando nel capolinea del 27 sopra il motore diesel di un Breda-Menarini in servizio notturno, con la compiacente complicità dell'autista del bus corrotto con una doppia porzione di cotolette.

Alla fine la realtà, come sempre accade, supera di molto la fantasia, nel senso che la realtà va piano e lontano, mentre la fantasia esce di botto alla prima curva, un po' come la Ferrari per capirci. E la realtà è semplicemente che i Bidoni hanno spedito un manipolo dei loro in una pizzeria da asporto dei dintorni e sono tornati carichi di metri di gustosissima pizza calda bollente, con cui abbiamo festeggiato la conclusione della stagione.

26 settembre 2017

Strappados vs Dustbins - Il Postpartita

Sottotitolo: Strappados vs Pollo Fritto
Sotto-sottotitolo: BURP!


Ci sono battaglie che non puoi vincere. Si tratta di scontri epici, di combattimenti fra forze così squilibrate da non lasciare spazio ad alcuna possibilità di vittoria.
Quando ti trovi in una situazione del genere e fai parte della fazione predestinata alla sconfitta, hai davanti solo due opzioni: un'onorevole ritirata, o l'imperitura gloria.
Con la ritirata ottieni, certamente, una nuova possibilità di rivincita, ma se vai incontro al tuo destino la fine del cammino è la memoria imperitura dei libri di Storia.
Non si è ritirato Leonida con i suoi 300 Spartiati alle Termopili di fronte alle centinaia di migliaia di persiani di Serse.
Non si è ritirato il marchese di Cardigan alla testa della Brigata Leggera a Balaklava di fronte alle batterie russe.
Da venerdì sera si potranno annoverare nel ristretto Olimpo degli eroi anche il manipolo di Strappados, che con uno slancio di autentico coraggio sono caduti sul campo.
Come non potranno i poeti cantare le nostre gesta? Alcune immagini resteranno scolpite nei libri di Storia: Mirko che brandisce la sua salsina, io che impugno fieramente la focaccia e Maggie, commovente nel suo sforzo, che sfodera con una mano il rotolo di pizza peperoni e wurstel, mentre nell'altra stringe un salame di cioccolato.
Eran trecento, eran giovani e forti... e sono morti
Noi eravamo un po' meno di trecento, ma siamo caduti con altrettanto onore. Ho ancora negli occhi l'immagine di Fabri, circondato da perfide alette di pollo in dorata e croccante impanatura, ferito ormai mortalmente, ma che ancora ha la forza di menare morsi a destra e a manca. Che dire, poi, di Vincenzo, soffocato dalla salsa russo-domenicana? Non possiamo poi dimenticare le ultime, toccanti parole di Giorgio "A pignata da cuminia non bugghi mai." 1

1 Non siamo ancora riusciti a comprendere il significato; abbiamo sottoposto la frase a due campioni di calabrese estremo ed appena ci daranno lumi vi daremo la traduzione.

25 settembre 2017

FINALE GARA 1: Strappados vs Bidoni del Rusco - "Salami dentro e fuori (.. Sei proprio un pollo!)"

Dopo lunghi mesi di sacrifici e preparazione, al termine di complessi studi e pianificazioni, l'evento più atteso dell'intera Brèv Lig si consuma infine martedì sera al Poiana: "Finalissima Gara 1" dice il programma, ma il sottotitolo fa "Pollo Fritto & Salame al Cioccolato" ed è invero questo ad infuocare gli animi dentro e fuori dal campo. Ma prima il dovere e poi il piacere pretende qualcuno, c'è in ballo l'onore e allora balliamo.
L'inizio non è però dei migliori e coglie gli Strapp non ancora sul pezzo: i Bidoni sono avversari di indubbio valore e qualche incertezza di troppo punisce severamente gli Arancio. Il 3-0 iniziale è per i nostri una brutta doccia fredda, a qualcuno tremano le gambine ma forse non è tutta colpa del gelo. Per certuni pare che la doccia funzioni, un rinvigorito Maso attacca un triplo alla rama che accorcia le distanze, la difesa stringe i denti e sostiene a dovere l'ottimo lavoro dei pitchers arancio. Qualcuno però si è fatto influenzare troppo dal menu serale, e sulle basi gli Strapp danno spettacolo sì, ma in senso tragicomico: "Sei proprio un salame!" è il leitmoiv della serata, seguito da una cozzaglia di "Siamo fritti!" e "Guarda che pollo!". Ma finita la fascia protetta da comedy drama, lo spettacolo vero va finalmente in onda: triplo di Claudio, triplo di Fabri, siamo ancora in corsa ma restiamo sempre dietro. Sotto di due all'ultimo inning, una spettacolare presa di Mario all'esterno infonde fiducia in una partita che sembrava persa già in partenza. Ma una squadra ha bisogno di più paladini per trionfare, Robbie non si sottrae e batte la valida del pareggio che gli vale anche il titolo di miglior realizzatore della serata. Ed è qui che si consuma la magia ed il grande stratega estrae il coniglio dal cilindro: con due out e l'uomo in terza va a battere colui che latitava da ormai diversi mesi. L'ignoto figuro si presenta nel box e, in un misto di cinismo ed incoscienza, batte un valido che fa crollare lo stadio, è un walkoff...a tutto GasGas!
Dopo tante fatiche e patemi si può ora affrontare la disfida che conta davvero, in questa però non c'è proprio storia e i Bidoni stravincono a mani basse: il banchetto è degno di un qualsiasi reame, i nostri Strapp sono poco regali ma per stasera ci si chiude un po' un occhio.
Tra birra e vino rosso qualcuno si abbandona a sguardi languidi, il pollo però non ricambia l'amore e si fa sentire per tutta la notte...che la vittoria sofferta vi faccia dormire sugli allori, con un rametto di rosmarino il risultato sarà certamente assicurato.


14 settembre 2017

PLAYOFF: Strappados vs Ruphillies - "La rimonta dei brutti ma buoni"

Che l’incontro di martedì sera sarebbe stato un Big Match era scritto in ogni pronostico: andava in scena il Due or Die per l’accesso alla finalissima, e gli Arancioni stavolta si trovavano a dividere il palco nientemeno che con i Campioni in carica, i celeberrimi Ruphillies, mica pizza e fichi. Quel che nessuno avrebbe potuto prevedere è che i nostri stoici Strapp, colpiti dall'improvviso calo di temperatura, si sarebbero trasformati in un’orda claudicante dallo sguardo vitreo, che all'urlo di "L’inverno sta arrivando!" avrebbe preso il posto dei nostri beniamini. La differenza in campo è subito evidente: i Ruphi sono draghi e in loro arde la fiamma, noi vegetiamo e ci tremano le gambe. Orfani fin da subito di Micky catcher che si infortuna in una pur splendida eliminazione a casa, gli Strapp subiscono così un paio di punti in difesa ed in attacco sparano a salve. Fra i pochi reduci dalla glaciazione pare esserci il Comandante Mark, che con un bell’out al volo al secondo e una valida da extrabase dà uno scossone ai nostri e vola a casa con Kens per il momentaneo pareggio. Il momento propizio però non perdura e gli Strappados si ritrovano nuovamente sotto di tre lunghezze, ma proprio quando un alone di silenziosa impotenza comincia ad avvolgere inesorabilmente il dugout, nell'aria risuona improvvisa la salvezza: la musica di Kens risveglia gli animi a suon di rock, ora in panchina si tifa da perder la voce, la difesa brilla di nuovo e galvanizza l’attacco per l’insperata rimonta. Valida di Biagio, valida di Vince, doppio di Mirko per il provvidenziale pareggio: da non-morti a “mai morti!”. Giunti a fine sesto in evidente equilibrio, ci si guarda negli occhi con fare interrogativo…e adesso?! Ma questo incontro nasce indimenticabile e tale pretende di rimanere, difatti ci fa ricorrere al tie-break che nessuno mai si ricorda: con un corridore in seconda e nessun eliminato, gli Strapp subiscono due pesanti valide che portano ad altrettanti punti. Ma l’orgoglio dei nostri è troppo e l’incantesimo ormai spezzato, una bella valida di Giamma accorcia le distanze ed è di nuovo Mirko a risolvere l’impasse con una lunga ed infida battuta che si trasforma infine in un fuoricampo interno tra l’entusiasmo generale. Ha fine così un epico incontro in cui tutti diedero il meglio, chi fin da subito, chi da un poco dopo, chapeau agli avversari che invero brillarono più di noi, talvolta lo sport è più sorte che matematica. Ben consci di questo e di aver comunque mostrato il massimo ci si brinda sopra convenendo che in fondo le vere tragedie sono altre: difatti nessuno si è ricordato il vino, e tocca di mangiar il salame con la coca cola. “Ci sono i brutti ma buoni!” esclama Mauro, e tutti si girano curiosi degli ospiti inattesi, gli ospiti son però biscotti ma ci fanno per un attimo riflettere su come si è giocato stasera, “i biscotti, però, sono buoni per davvero..”.
Buonanotte ai nostri eroi, onore ai vincitori e ai vinti, e che la battaglia vi sia di lezione: “non è finita finché non è finita”…ma il fondo non berlo perché sa un po’ di tappo!



13 settembre 2017

Strappados vs Ruphillies - Il Postpartita

Voglio subito avvertire i miei affezionati lettori, che a giudicare dalle statistiche sono mio fratello, mia sorella e, di rado, mia moglie, che questo è un articolo sdolcinato, assolutamente inadatto per diabetici e, più in generale, per persone in sovrappeso.
L'apertura non può che essere dedicata al nostro arbitro, professionale e autorevole come solo chi è nato nella patria del baseball sa esserlo. Il suo operato è stato sicuramente reso meno gravoso dall'atteggiamento dei giocatori, corretti e mai polemici, situazione per niente scontata neppure nello sport amatoriale. Anche da questi particolari traspariva la reale motivazione delle due squadre. Ieri sera siamo tutti scesi in campo per dimostrare di essere i migliori, nel senso più sportivo del termine, e i migliori non contestano le decisioni dell'arbitro, in generale, tanto meno quando sono prese con assoluta imparzialità e professionalità. Com'è naturale in una partita tirata, ci sono state situazioni di difficile interpretazione, quelle in cui ci si divide al cinquanta per cento fra 'salvo' e 'eliminato', ma è per quello che serve un arbitro: prendere una decisione univoca quando le due opzioni possibili hanno pari sostenitori e non necessariamente divisi secondo la squadra di appartenenza, almeno a giudicare dalle discussioni sviluppatesi nella nostra panchina, sottovoce per non rischiare d'incrinare la delicata bolla di concordia che avvolgeva il campo.
Siamo scesi in campo per dimostrare di essere i migliori, dicevo poco innanzi, e il risultato più bello è stato scoprire di non esserlo, ma di essere tutti sullo stesso piano, accomunati per spirito combattivo e lealtà, che costituiscono l'essenza di cui è costituito lo sport. Il risultato più bello, dopo una partita così tirata e combattuta, sono stati i sorrisi e i brindisi di tutti i partecipanti.

7 settembre 2017

PLAYOFF: Calzini Rossi vs Strappados - "Un diamante è per sempre"

La sfida di martedì sera aveva richiesto un'adeguata preparazione: rientrati dalle ferie estive, gli oranges si erano subito dedicati ad un programma fitto di domeniche al campetto e gelatini serali in baracchina. Ma il fine giustifica i mezzi, e tutti si erano di buon grado sacrificati: it's PlayOff Time!
La prima grande sfida autunnale, dopo quella con la bilancia, ci vede opposti ai Calzini Rossi, piazzatisi sesti in Regular Season ma da sempre invero grandi avversari e autori di prestazioni di buon livello. Il match è all'altezza delle aspettative, gli Strapp sono in gran spolvero e iniziano subito col piede giusto. Dopo un attacco scoppiettante ad opera dei soliti Claudio e Fabri, la nostra difesa serra le fila e fa la voce grossa: Kens e la Maggie non perdonano alcuna battuta avversaria, la preparazione atletica a base di gelato pare quindi funzionare e al termine dell'incontro saranno ben 15 le eliminazioni confezionate dal diamante delle meraviglie. Qualcuno telefona all'antidoping ma per fortuna trova occupato, nel frattempo la partita si appresta ormai a terminare quando all'ultimo inning con già due eliminati in saccoccia un colpo di coda dei Calzini punisce duramente un calo di palpebra dei nostri. I Rossi segnano, segnano e segnano, il marasma si diffonde velocemente in campo quando uno spauracchio ben peggiore riporta i nostri al tempo presente: "Se non si vince non si mangia" recita una regola non scritta nel Regolamento Ufficiale, e la prospettiva di andare a letto senza cena costringe quindi i nostri a metterci un punto o anche tre. 6-10 dice il risultato finale, ma la serata è soltanto al principio: come per magia compare un banchetto degno delle fasi finali, polpette di quinoa e calzoni al prosciutto la fanno da padrone, "Si scrive Quinoa ma si legge Chenoia" chiosa qualcuno, "Il miglio è meglio!" rassicura Mario, e mentre i cornetti alla nutella rinfrancano anche gli animi avversari si innalzano i bicchieri ed un augurio a tutti quanti: che sia per tutti un finale di stagione piacevole e divertente, che l'importante in fin dei conti non è vincere, l'importante è poter sempre brindare!".



6 settembre 2017

Strappados vs Calzini Rossi - Il Postpartita

Sottotitolo: Il Vegano ti dà una mano

OK, lo ammetto: le polpette di quinoa e lenticchie non sapevano di molto. Capita. Per fortuna che c'era la salsina di Mirko ed erano l'unica cosa tocciabile. Che poi, a rigor di logica, di tocciabile c'era anche il rotolo di pizza ai peperoni di Maggie, ma quello  era buono da solo ed era un peccato usarlo in sostituzione della crescenta, anche se qualche golosone ci ha provato. Le polpette di quinoa, invece, con la crema di lenticchie e l'impanatura con una pastella di acqua e farina di semola, girate infine nella farina di mais, erano perfette.
Per fortuna avevo fatto anche delle altre polpette, di miglio e ceci, medesima impanatura, che avevano decisamente più sapore e mi hanno permesso di non fare una figura completamente peregrina.
Me ne torno quindi nel mio antro a provare altri intrugli, sperando nelle prossime uscite di non intossicare nessuno.

20 luglio 2017

Strappados vs Calzini Verdi - "SAngrya"

Ultimo appuntamento Strappados prima di spiaggia e bikini, martedì sera la Fase a Orologio ci appaia ai Calzini Verdi di rosso vestiti, e poiché “gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi”, il match nasconde invero un’insidia inattesa: l’indomani vi è la cena arancione a base di bistecche di brontosauro, senza dubbio il più importante appuntamento annuale, e le menti dei nostri folli masticatori sono già proiettate alla disfida gastronomica a discapito di quella odierna. Poco male. In barba alla cabala e per sfatare falsi miti, gli Strapp improvvisano una formazione inedita sia in attacco che in difesa, che quantomeno all'inizio pare proprio funzionare: Biagio partente ipnotizza momentaneamente le mazze avversarie coadiuvato da una difesa al principio frizzante, e conduce altresì bene l’attacco assieme ad un Mirko che ha già affilato il coltello e lo tiene bene saldo fra i denti. Ma sul 4-0 arancione si rompe d’improvviso l’incantesimo: i Verdi sono agguerriti e concentrati mentre i nostri si perdono in un bicchiere di vino, inizia un inseguimento folle all’ultimo respiro, più che altro perché fa un caldo da matti e non si riesce proprio a tirare il fiato. I pochi non in debito di ossigeno mantengono sempre in testa la compagine Strappada e alle valide di Kens, Mauro e Diego si aggiunge un’infida battuta di Claudio che diventa d’improvviso un fuoricampo interno, “chi non ha testa ha gambe” recita maliziosamente qualcuno, ma la testa la si è effettivamente persa ed è inutile nasconderla sotto la terra rossa. Uno stoico Maso mette una mano sul cuore “Ragazzi io alla cena di domani non ci sono, è giusto che mi sacrifichi io”, e tra gli animi commossi spedisce di ribalzo la palla a fare un bagno nel fiume. Giunti all’ultimo inning gli animi sono bollenti certamente a causa della temperatura, il match è tanto avvincente che c’è più tifoseria in campo che fuori, qualcuno decide di mettere un po’ di pepe all’incontro perché, dice, gli pare un po’ sciapo. Ma con tutto sto pepe è salita una sete che non ci si dura, sul 14-10 arancione ha fine il tiratissimo incontro, i Calzini hanno fatto la Sangria ed è subito fiesta. Si conclude così un po’ sottotono la comunque brillante Regular Season arancione, “Finalmente vacanze!” esclama ingenuamente qualcuno, incurante che la battaglia più ardua si combatterà proprio l’indomani a tavola.
Per calpestare nuovamente la terra rossa bisognerà invece attendere i playoff di settembre, appuntamento dopo le ferie, più distesi e più…abbronzati!


13 luglio 2017

Strappados vs Dustbin - il Postpartita

La tenzone sportiva si è appena conclusa e partono le schermaglie gastronomiche.
Claudio mi dà di gomito​ per attirare la mia attenzione, poi mi domanda:
"Secondo te ce l'hanno?"
Mi guardo in giro provando a fare il disinvolto, ma la tensione è al massimo.
"Non lo so. Non la raccontano giusta."
Stiamo ovviamente parlando del famigerato pollo fritto, ma facciamo attenzione a non nominarlo per rispetto verso il povero Fabri, cui basta sentire "pollo fritto" per reagire come il cane di Pavlov. Quando aprono il borsone e ne escono solo buste di salumi affettati ed altri prodotti confezionati, parte la ola: stavolta li schiantiamo! Mirko sfodera la salsina piccante, sulla cui ricetta si rincorrono miti e leggende, una delle più popolari la vuole risalente all'invasione della Grecia da parte di​ Dario e secondo questa leggenda Filippide, dopo averne assaggiato un solo cucchiaino, avrebbe coperto la distanza fra Maratona ed Atene in un quarto d'ora scarso, Maggie sfodera un paio di creazioni culinarie di tutto rispetto, Robbie affetta il salame ed io estraggo dal sacchetto la focaccia già tagliata. Un tripudio.
Particolare entusiasmo ha accompagnato la scoperta che la salsina di Mirko si sposava in modo delizioso con la mia focaccia. In realtà si tratta di un fenomeno noto alla chimica, di cui vi accennerò una breve descrizione in attesa che l'esimia collega  Maggie, con il suo bagaglio culturale accademico, ci offra una più completa ed accurata spiegazione.
Quello che anche i profani hanno potuto constatare è che la mollica della focaccia s'imbeveva profusamente del sugo della salsa, grazie all'operazione tecnicamente nota come "tocciamento" e consistente nell'immersione, ripetuta anche più volte, del pezzo di focaccia all'interno della salsa. Ciò che i profani non sanno è che le catene molecolari dei carboidrati, contenuti nella focaccia, reagiscono con l'acido octadecatetraenoico, presente in abbondanza nella salsa, secondo un processo noto come "lotirasututto" dal nome del chimico neozelandese che per primo ha spiegato il fenomeno [Henry Lotiras Ututto III - 1894/1963]. Se la spiegazione della facilità con cui la mollica della focaccia assorbe il sugo della salsa è relativamente recente, molto più antica è la comprensione del fenomeno associato alla gradevolezza al palato del composto così realizzato. Già nel diciottesimo secolo si era ipotizzato che il composto in oggetto avesse la capacità di stimolare le papille gustative, ma le primitive conoscenze in campo chimico non hanno permesso agli studiosi di andare oltre ipotesi generiche. Oggi sappiamo che la stimolazione delle papille avviene grazie ad una biomolecola appartenente alla classe dei polinsaturi e chiamata "maquantebono" dal nome del celeberrimo chimico irlandese, con antenati scozzesi, Mac Want'è Bono [1941/-], molto noto nell'ambiente universitario per essere il pro zio del cugino di terzo grado del famoso cantante.
Avendo poi innaffiato il tutto con varie birre ed una boccia di Cannonau, ci siamo accorti che l'ora s'era fatta tarda, il tasso alcolemico sufficiente a mandare fuori scala il più perfezionato degli etilometri, così abbiamo deciso che poteva anche bastare e ci siamo ritirati in buon ordine.

12 luglio 2017

Strappados vs Bidoni - "ClockPork Orange"

Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al Poiana, va in scena la prima della Fase a Orologio ma che al momento in realtà è soprattutto lo scontro al vertice. Non importa che la partita sia per entrambe le squadre relativamente ininfluente per la classifica, c’è in ballo l’onore, e allora balliamo. Purtroppo i nostri avversari si presentano decimati da assenze pesanti ed infortuni, ma la squadra è ben nota per carattere e determinazione e l’incontro si dimostra comunque subito a livello. Al primo inning il punteggio è sbloccato solo da un triplo di Maggie che punisce duramente una difesa troppo permissiva, e viene poi spinta a casa da Claudio per l’1-0 iniziale. Gli innings successivi sono invece un continuo inseguimento tra le due fazioni avversarie dove i Bidoni faticano terribilmente in pedana causa assenza lanciatori, ma in compenso castigano duro in attacco, complice la difesa Strappados che per l’occasione più che arancio è giallo canarino. Per fortuna Coach Marco è rientrato bello pimpante dalle ferie in montagna e con la mazza in mano conduce l’attacco a spron battuto, mentre un megalitico Fabri mette a segno un doppio gioco terza-prima che spegne definitivamente al quinto ogni restante velleità avversaria. Da segnalare anche il guizzo d’atleticità di Vince che, similmente ad un gattone, ruba casa base davanti agli occhi increduli non tanto degli avversari quanto piuttosto dei maligni compagni di squadra. Il risultato si ferma infine sul 16-9 ma non rende giustizia alla grinta avversaria, l’incontro rimane aperto fino alla fine e in autunno toccherà faticare molto più di così per piegare i volitivi Bidoni del Rusco. La partita finisce che “è già domani”, così i Cenerentoli abbandonano sì gli scarpini ma in favore di focaccia e vinello, c’è la torta di salsiccia, peccato che la zucca s’è trasformata in carrozza perché sarebbe stata la morte sua. Il principe azzurro s’è perso nel Cannonau, visto che il cocchiere è in ritardo ormai famo l’1.00, non per niente è la Fase a Orologio.

11 luglio 2017

Strappados vs Dustbins - Il Prepartita

Bene, ci siamo. Stasera li affronteremo di nuovo. Sarà durissima.
Sono settimane che ci alleniamo intensamente. Allenamenti diversificati per non lasciare nulla d'intentato.
Puntiamo sullo spirito di squadra, sulla coesione fra i reparti, sugli spunti individuali.
Mirko è stato caricato dal coach. Spetta a lui il compito di partire.
Poi toccherà a Diego.
Ma non abbiamo nemmeno trascurato le coperture, che spetteranno a Maggie e Robbie.
Nemmeno io posso tirarmi indietro e mi toccherà il ruolo più ingrato.
Perciò il piano è questo:
Mirko riempie il frigo di birre, vino e salumi.
Diego stappa.
Robbie affetta.
Maggie ai fornelli.
Io faccio la focaccia.
Un gran bel piano, non c'è dubbio, però... se loro tirano fuori il pollo fritto siamo spacciati!

9 luglio 2017

Numb3rs



Direttamente dal sito ufficiale della Brèv Lig (http://brevlig.blogspot.it), pubblichiamo qui la classifica ufficiale del Campionato al termine della Regular Season.

minilegenda:
PG: Partite Giocate
PV: Partite Vinte
PP: Partite Perse
PCT: Percentuale vittorie
PF: Punti Fatti
PS: Punti Subiti
IA: Inning in Attacco
ID: Inning in Difesa
QPS/ID: Quantità Punti Subiti per Inning in Difesa
QPF/IA: Quantità Punti Fatti per Inning in Attacco

Come risulta da cotanti numeracci, i nostri ragazzoni possono fin qui vantare la difesa migliore del campionato, ma di certo non il maggior numero di battute...semmai di battutacce! Per far fronte alla seconda fase del calendario, la così detta "Fase ad Orologio", bisognerà affilare un po' più le mazze.

Da notare che nelle seppur accuratissime statistiche mancano LBI e FSA, ossia Litri di Birra per Inning e Fette di Salame Affettate, statistiche in cui i nostri avrebbero certamente eccelso.

La settimana ventura avrà quindi inizio anche per i nostri la temutissima Fase ad Orologio, e quindi...

.. Play ball!


6 luglio 2017

Pocos Locos vs Strappados - Il Post Partita

Siamo tornati! Prepotentemente in tutta la nostra opulenza! Finalmente abbiamo potuto mettere in campo un settimo all'altezza della nostra fama ed i risultati sono stati tangibili.
In primo luogo ha festeggiato la polizia municipale, che grazie alla profusione di alcolici ha potuto elevare un gran numero di sanzioni risollevando i bilanci comunali. Senza contare l'ulteriore risparmio dovuto alla circostanza che non è stato necessario eseguire l'alcool test: infatti bastava ed avanzava dare un'annusatina all'alito dei conducenti per sanzionarli.
Non meno entusiasti sono stati i familiari presenti, che hanno visto ricompensata la pazienza con un ricco buffet.
L'unico deluso il povero Vincenzo, perché si era fatto l'idea che le polpette della Maggie fossero grandi come uova di struzzo, così quando ha visto che erano in realtà della taglia usuale per una polpetta, si è chiuso in uno sdegnato silenzio, durato non meno di quarantotto secondi. Poi, ha deciso che gliela doveva far pagare, alle polpette ovviamente, e così si è avventato contro le malcapitate che hanno avuto rapidamente la peggio.
Se volete sapere come è andata la partita, leggetevi il resoconto di Maggie, perché io ho un po' bevuutooo e noon mi ricordo bene cossa ssia successsso... HIC!

5 luglio 2017

Pocos Locos vs Strappados - "Lo psicodramma della polpetta in famiglia"

Scampati al Diluvio Universale andato in scena mercoledì scorso, al Poiana ieri sera si disputava finalmente l’incontro Pocos Locos – Strappados, ultimo appuntamento della Regular Season ma soprattutto “derby in famiglia” per qualcuno dei nostri. Scherni e occhiatacce si sprecavano già ancor prima di entrare, che tra moglie e marito non mettere il dito, “chi vince stanotte dorme sul divano”, “ma come CHI vince, preparo già le lenzuola”. Annichiliti dalla veemenza avversaria, e come sempre concentrati su temi di più importante ordine cosmico (“ma polpette di brontosauro ne avete portate abbastanza?!”), i nostri baldi ex – giovanotti esordivano un po’ sottotono, con le mazze imbrigliate dall’ottima difesa altrui. Fortunatamente anche a ruoli invertiti il copione si ripeteva, e potendo contare sul grande ritorno di Maso in prima e sul sempre affidabile Diego in pedana i nostri salvavano quantomeno la faccia dopo un avvio a dir poco imbarazzante.
Al secondo inning finalmente risuona la carica e parte la cavalleria: Robbie e Kens aprono le danze colpendo duro per un inning da colpo grosso, e di qui fortunatamente l’orgoglio si smuove e l’avanzata verso la polpetta si fa sempre più inesorabile. Sugli scudi stavolta un Mauro a dir poco incontenibile in battuta, autore di un 2 su 2 che fa tremare entrambi i dugouts e mette in dubbio perfino il divano letto.
Al termine della partita il tabellino dice 2-16 per i nostri, ma gli unici spiriti bollenti sono ormai dovuti alla deliziosa pasta fredda piccante preparata dagli amici Pocos. Si ride, si scherza, ma improvvisamente si consuma lo psicodramma: del Fragolino non v’è traccia alcuna e le polpette si sono subito smaterializzate. I festeggiamenti anticipati per i 50 anni di Claudio smorzano il nervosismo e riportano la quiete, al Poiana risuona un delizioso sottofondo musicale, buonanotte ai nostri BrèvLiguer e arrivederci alla prossima piacevolissima serata.



28 giugno 2017

Brèv Lig: prepartita Pocos Locos vs Strappados

Nel quartier generale degli 'Strappi' l'atmosfera è più rilassata del solito. Stasera, dopo la partita, invece dell'ormai consueta umiliazione in quel che fu nostra incontrastata specialità, il settimo come avrete senz'altro già compreso, i padroni di casa hanno proposto "tutti in birreria". E lì, a dio piacendo, ci facciamo ancora rispettare, tanto che in molti pub della zona, quando ci vedono passare corrono a nascondere i fusti della birra.
Ma nuvole scure si agitano sul cielo Strappato. Non si tratta di un aulico simbolismo del vostro amato autore, bensì di nuvolacce, nere da far paura, che si sono date appuntamento proprio oggi e minacciano di rovesciare l'iradiddio in terra.
Ovviamente il pensiero corre subito alla nuova divisa: e se con la pioggia, che signora mia lo san tutti è acida di brutto, mi si stinge? O peggio ancora mi si restringe? La maglia nera attillata sfila che è una bellezza, ma una maglia grigia corta? Questa è una proiezione in computer grafica del possibile aspetto di uno Strappato con maglietta ristretta e stinta.


21 giugno 2017

Strappados vs Calzini Rossi - "Lo shutout del salamino"

“La miglior difesa è l’attacco” diceva qualcuno, ma agli Strappados forse non era giunta voce.
Martedì sera per la penultima di Regular Season, i nostri ex giovanotti scendono in campo contro i Calzini Rossi, la nuova casacca nera scintillante, i pantaloni di qualcuno non son già più candidi e non ci torneranno, ma il pensiero è uno solo ed è per tutti il medesimo: birra e Lambrusco ce n’è abbastanza per dopo?! Il frigo è pieno a sufficienza, e gli Strapp iniziano quindi in serenità: Maggie interbase spegne subito le velleità di valida del leadoff biancorosso, e Diego chiude in autonomia l’inning prima con un K e assistendo poi in prima con una presa a mano nuda. L’attacco è anch’esso scoppiettante, con i soliti Claudio, Fabri e Michele a trascinare la squadra, mentre la striscia positiva in difesa perdura e Diego scende a fine secondo su di un 6-0 che permette qualche esperimento. Qualcuno equivoca subito e si accinge ad aprire la nuova salsina piccante di Mirko, ma la novità è assai più…imponente: il grande Fabri sale in pedana per l’esordio stagionale, qualcuno canticchia “The Wall” perché in effetti “nun se passa”, l’esperimento pare riuscito anche se il catcher lamenta carenza di visuale in seconda per l’ingombro sterico1 del nuovo pitcher.
Poco male. A metà partita il tabellino dice 9-0 e allora cala la palpebra e sale il languore, Mirko rileva in pedana e conduce ottimamente gli Strappati fino al termine dell’incontro, mentre in attacco alcune ottime difese avversarie mettono il punto ad una partita piena comunque di giocate di pregio da entrambe le parti.
Qualcuno al termine esclama “Il primo shutout!” ma viene risposto “Il primo che?!” già con la bocca piena. Sugli scudi il grande Fabri che “Sicuramente oggi MVP!”, ma stavolta nessuno chiede delucidazioni perché stanno già tutti brindando.
Quando il frigo si svuota è ormai tempo di rientrare a casa, complimenti agli Strapp e per sempre Forza Lambrusco!

[1] Ingombro sterico



Strappados vs Calzini Rossi (il Glam)

Serata importante ieri sera, perché scendono al Poiana i Calzini Rossi e si ripropone l'eterno dilemma: cosa ci mettiamo? L'arancione proprio no, che con il rosso degli avversari sembriamo la copia scolorita, quella della serie: "Amore scusami! Come potevo sapere che la tua divisa lavata a 180 gradi con candeggina, bicarbonato e smacchiante poi scoloriva?".
Quindi scelta obbligata: divisa nera. Anche se, con la divisa nera va il pantalone bianco, uguale a quello dei Calzini... e se poi il loro è più bianco del nostro? Per farla breve, siamo entrati in campo tutti nervosi in preda ad ansia da prestazione.
Il più nervoso era Fabri perché il coach aveva deciso di provarlo sul monte. Possiamo capirlo, nessuno lo aveva avvertito e nel pomeriggio, durante la consueta seduta preparatoria dall'estetista, aveva rifiutato la manicure perché tanto giocando terza base non ci fa caso nessuno. Ma salendo sul monte è tutto un altro paio di maniche, si rischia di fare la figura dello sciattone, di quello che esce di casa con il primo straccetto indosso. Per fortuna i nostri avversari sono dei signori e nessuno glielo ha fatto notare.
Finita la partita si stempera la tensione: anche questa volta sono riuscito a tenere i calzoni puliti, nonostante per la prima volta quest'anno abbia fatto il giro completo delle basi, la birra e il lambrusco sono alla temperatura ideale e coach Marco è incavolato (nessuno ne capisce il motivo, ma ormai lo consideriamo un rito scaramantico). Probabilmente era giustamente indispettito per la mise en place del settimo inning. Mancava il centro tavola, la ciotola per riporre gli stuzzicadenti usati e, orrore, mancavano addirittura gli stuzzicadenti. Quando poi ha visto Mirko mescere il lambrusco privo dei guanti bianchi d'ordinanza, a momenti gli saltavano le coronarie.

31 maggio 2017

Strappados vs Dustbins

Pubblico delle grandi occasioni al Poiana per la partita fra le due formazioni ancora imbattute della Brėv Lìg. “Ne resterà solo uno” titolava il Gazzettino di Don Bosco, testata a grande diffusione fra i supporter arancioni. Contagiati dal clima epico, i soliti facinorosi avevano pure tentato di portarsi oggetti atti ad offendere (padelle, pappagalli, persino un termometro rettale) costringendo la suora portinaia ad un’ispezione supplementare.
Finalmente giunti al campo, entusiasmo generale alla scoperta della novità tanto attesa: musica nel dugout! La novità era stata fin qui solo annunciata a causa delle solite promesse da marinaio di chi, già in tema enologico, si era rivelato totalmente inaffidabile ed a cui la dirigenza, con un atto insolitamente magnanimo, aveva concesso prova d’appello. Così parte la musica e la squadra si appresta a fare ingresso in campo; i tifosi scatenati attaccano con l’inno

Siamo una squadra B E L L I S s s …

ma muore loro in gola quando si rendono conto che i loro idoli indossano la vecchia divisa, onusta della gloria di cento battaglie, non dimentichiamolo, ma esteticamente non confrontabile con la nuova.
La delusione dei tifosi contagia la squadra e l’inizio non è certo scoppiettante. Le mazze dei Bidoni colpiscono ripetutamente e con precisione, e il risveglio dei nostri tarda ad arrivare causa sonniferi tanto da incassare subito i 4 punti avversari. In attacco l’approccio è altrettanto letargico, e in men che non si dica si è già al cambio inning con in mano solo un pugno di mosche.
Ma è proprio sul prepotente 4-0 che i nostri trasaliscono realizzando di non essere alla briscola del martedì sera, la difesa serra allora i ranghi e non perdona: da segnalare la presa in capriola del seconda base Kens, che dimostra spiccate arti circensi da aggiungere a quelle di disc jokey ufficiale della squadra.
Galvanizzati dalla difesa perfetta, finalmente anche le zanette iniziano a sventolare, e con in sottofondo la Polka “Spacatodos”[1] i nostri paladini impattano un meritato pareggio.
Da qui in avanti la partita si tinge a tratti di semiprofessionismo, con giocate difensive di pregio dei nostri che riportano alla memoria i bei tempi che furono. Il derby di testa resta così in parità fino a fine quinto, quando un potentissimo triplo di Coach Marco sparecchia prepotentemente le basi per un 8-4 che infuoca gli animi. La prospettiva di un buffet sempre più imminente è motivazione sufficiente alla nostra difesa per decretare qui la fine di un incontro davvero equilibrato e di livello piuttosto alto: la crocerossina Maggie smette per l’occasione le vesti di badante in incognito e indossa quelle di interbase, e assieme ad un imponente Fabri dichiara a gran voce l’ora della merenda.
Al termine della partita festa grande con birre, vini, salami, biscotti ed una girella alla nutella che sembrava fatta apposta per minare le convinzioni del più agguerrito vegano, figura che, sia detto per onestà intellettuale, nel nostro campionato risulta poco rappresentata. Purtroppo, nel quadro di felicità generale, faceva da stridente contrasto la cocente delusione di un uomo che, abbracciato ad un sacchetto di taralli, singhiozzava “pollo fritto…”

[1] Esiste, lo giuro! Non ci credete? Cliccate qui.

28 maggio 2017

B E L L I S S I M I

Lo so, sono in ritardo siderale (qualunque cosa voglia dire). Abbiamo già giocato contro i Calzini Verdi e non ho ancora parlato della partita precedente. Che volete vi dica? il lavoro... la famiglia... il gatto (c'è anche quello! e miagola pure, 'sta bestiaccia!)... poi ancora la famiglia... insomma il solito tran tran e le solite scuse.
Allora, cerchiamo di recuperare. Prima la partita con i Ciaperi.
Primo inning parte alta: 0-4 (festeggia la curva arancione)
Primo inning parte bassa: 4-4 (festeggiano i locali)
Secondo inning attacco ospiti: 4-8 (esultanza fra i supporter degli arancioni e mugugni dal settore dei padroni di casa)
Terzo inning attacco casa: 8-8 (sfottò dei tifosi locali all'indirizzo dei fan Strappados ed accenno di rissa, prontamente sedato dalle badanti rumene dei facinorosi)
Quarto, quinto e sesto inning attacco ospiti: un punto a ripresa (ma nessuno esulta per la cabala)
Finale: tarallucci e vino (sugli spalti si stappano i thermos con il brodino di pollo)
E adesso andiamo alla partita con i Calzini Verdi, ma soprattutto al vero tema di questo articolo: le nuove divise. All'ingresso della squadra tifosi Strappados scatenati e tutta Casteldebole risuona del nuovo inno:
Siamo una squadra B E L L I S S I M I
con delle divise F A N T A S T I C I
Durante il riscaldamento svenimenti da parte del pubblico femminile, in un primo momento erroneamente attribuiti all'emozione nel vedere quegli aitanti uomini sgambettare nel prato con indosso quei pantaloni bianchi attillati. Solo dopo l'intervento del personale paramedico si è scoperto che per errore avevano preso la pastiglia di ansiolitico al posto di quella per la pressione.
"Si va beh, abbiamo capito, le divise nuove... ma la partita?" chiederà a questo punto il nostro lettore. Mah? eravamo tutti impegnati a rimirarci allo specchio... credo sia finita 12 a 8 per noi, ma non ci metterei la mano sul fuoco...


17 maggio 2017

Sfattine vs Strappados

U M I L I A T I.
Lo so, prima o poi doveva accadere, ma è una consolazione magra. Diciamolo, avremmo anche fior di giustificazioni, in primo luogo perché mancava Michele, la nostra bocca da fuoco principale, però... chi se lo sarebbe aspettato?
Anche se costa una fatica enorme, riviviamo con la memoria quei tragici momenti. Noi ci avviciniamo tracotanti armati di focaccia e salamini, ma loro ci guardano con un sorrisetto di commiserazione. E già lì avremmo dovuto capire qualcosa, ma ormai che potevamo fare? Ci siamo appropinquati al tavolo ed abbiamo appoggiato le nostre cose. E a quel punto scatta l'infame trappola! Prima impattano tirando fuori una salamella ed una focaccia col pomodoro, poi prendono il vantaggio con un'altra focaccia farcita con salume e formaggio, allungano con una torta mantovana da urlo e che ti fanno alla fine? ti tirano fuori i bomboloni alla crema. I BOMBOLONI ALLA CREMA! Lo capite cosa ci hanno fatto? e noi che potevamo fare, accerchiati com'eravamo? abbiamo mangiato... e mangiato... e mangiato... Ancora mi sale la colesterolemia al pensiero!
Ah, si! abbiamo anche giocato una partita di baseball. Mi rendo conto che dopo terribili scene del genere un argomento leggero come lo sport può apparire quasi offensivo, e un pensiero accorato va a tutti quelli che dovranno prossimamente sottoporsi ad esami del sangue, ma il dovere di cronaca prima di tutto.
Inizia la partita ed al primo attacco le Sfattine segnano un punto, frutto di un bel lavoro di squadra nel box di battuta. La nostra replica è una clamorosa cilecca. Maggie va in base per ball con un solo eliminato e il manager le segnala di rubare la seconda; peccato che il segnale sfugga al battitore il quale gira la mazza e, quando si dice la sfortuna, colpisce un'ottima linea ma proprio in bocca all'esterno centro: eliminato al volo e impallinata anche Maggie, che era partita sul lancio e non riesce a ritornare in base in tempo. Seconda ripresa e la partita torna in equilibrio. Nessun punto per le nostre avversarie e noi iniziamo con un bel doppio di Marco, poi Fabrizio va in base per ball e Mario colpisce una valida che porta a casa il punto del pareggio. Potremmo allungare, ma con una bella giocata difensiva i nostri avversari mettono a segno una doppia eliminazione che pone fine al nostro turno. Nella terza ripresa da segnalare un punto per noi segnato da Vincenzo spinto a casa da una valida di Maggie.
La quarta ripresa è la decisiva. Prima le Sfattine pareggiano sul 2-2, poi il nostro allungo decisivo. Da segnalare un sontuoso triplo di Maso e le valide di Biagio e Vincenzo. Il punteggio non cambia più e la partita scorre senza scossoni fino al tragico epilogo del settimo inning.

10 maggio 2017

Ruphillies vs Strappados

Grande spettacolo al Poiana ieri sera e pubblico delle grandi occasioni per El Clasico. Infatti, per l'importanza dell'evento, le infermiere del Giovanni XXIII hanno concesso agli arzilli tifosi degli Strappados un generoso prolungamento all'orario di uscita serale.
Partita subito in salita per gli arancioni, che pensano bene di testare la resistenza nervosa sul monte di Diego agevolando con tre errori altrettante segnature degli avversari.
Sospinti da un indomito spirito guerriero in attacco, alimentato con abbondanti dosi di 'nduja, replichiamo con vigore allo svantaggio iniziale grazie alle valide di Diego, Claudio e Marco, con Giamma e Vince incaricati di finalizzare e che 'sparecchiano' portando 4 punti a casa.
Gli Strappados festeggiano sotto la curva, che è tutta uno sventolio di copertine e scialli di lana, ma la gioia dura poco, infatti la nostra nemesi in rosso riprende il comando e lo tiene stretto fino alla quinta ripresa.
In questa fase gli arancioni tengono grazie ad una difesa finalmente in palla in cui si distinguono Biagio e Claudio e la partita è serratissima con un divario fra le due squadre minimo, ma sempre a favore degli ospiti, fino al nostro quinto attacco, quando Maggie mette a segno un doppio che con le valide di Claudio, Diego e Biagio mette in crisi il lanciatore sostituto dei Ruphillies, il quale regala un paio di basi ball facendo chiudere la ripresa per limite di punti.
Finalmente saldamente al comando, con l'inerzia della partita girata decisamente a nostro favore, la difesa tiene le distanze e chiudiamo la partita al sesto sul 9 a 7 senza nemmeno bisogno del nostro attacco.
Mentre parte il trenino dei tifosi, sulle note de "La Mazurka della Nonna" di Massimo Castellina and his orchestra, viene finalmente il momento di stappare birre e vini per brindare tutti insieme.

(Si ringrazia Margherita Ventura per la descrizione della partita a cui l'autore non ha potuto ahimé partecipare. Mi scuso pubblicamente con gli ospiti del Giovanni XXIII per averli coinvolti in questa facezia)

5 maggio 2017

Nuove divise!

La notizia è ormai trapelata e sta facendo il giro di tutte le maggiori testate gossippare dello stivale: gli Strappados cambiano divisa! Noi siamo in grado di darvi un succoso anticipo delle nuove maglie.


Bella vero? Ma non avete ancora visto nulla, perché in abbinamento ci sono i nuovi pantaloni che... ah, no! questo non ve lo dico. Vi lascio il piacere di scoprire quali saranno le ulteriori novità della divisa. Solo per il gusto sadico di aumentare la vostra curiosità, vi dirò che Maggie, eletta a furor di popolo nostra consulente d'immagine, ha lavorato per giorni agli accessori.

P.S. si è sparsa anche la voce che la scelta della maglia nera sia da collegare al fatto che il nero 'sfila' e fa sembrare più magri. Sono solo dicerie di gente invidiosa...

3 maggio 2017

Rookies vs Strappados

Eccoci qui a parlare di nuovo di baseball. Di argomenti ce ne sono tanti per la verità: è iniziato il campionato 2017, l'esordio della prima Strappada della storia, lo strolghino con il lambrusco del settimo inning... insomma, tutti argomenti per palati fini.
Ma andiamo con ordine.
Iniziamo con il risultato dell'incontro. Ci siamo aggiudicati la partita con un punteggio piuttosto netto, 16 a 4 il finale, punteggio 'gonfiato' dai numerosi errori su ambo i fronti. Non abbiamo una valutazione statistica, ma di certo fra qualche settimana, con le difese più rodate, la partita avrebbe un risultato più contenuto e risulterebbe molto più incerta.
Ha impressionato, dei nostri avversari, la velocità della palla dritta del loro partente e le prestazioni nel box di una buona metà del loro line up.
Fra le nostre fila la novità più importante è stato l'esordio di Maggie. In un colpo solo ci siamo scrollati di dosso la nomea di misoginia che gravava sugli Strappados e abbiamo abbassato l'età media della squadra di 20 anni! Praticamente abbiamo fatto un salto dall'homo abilis all'homo erectus... (qualsiasi commento contenente doppi sensi verrà considerato sessista e sarà perseguito a norma di legge)

28 gennaio 2017

Tofu? No, grazie!

Nonostante le proteste del WWF Italia, le minacce del PETA, la fiaccolata degli ambientalisti e la petizione dell'Associazione San Lazzaro Vegana, abbiamo fatto la festa al cinghiale. Ci dovremmo sentire in colpa per questo? Forse. Però, se ci pensate bene, è per caso colpa nostra se è così buono? Poi, è forse una specie a rischio d'estinzione? Ma nemmeno per sogno! Allora, non siete d'accordo anche voi che in fondo 'sto cinghiale se l'è andata a cercare?



23 gennaio 2017

Il Triangolo no...

... e invece si, lo abbiamo rifatto! Ho perso ormai il conto del numero a cui è giunta l'edizione del triangolino al Pala Yuri. Ma in fondo che cosa importa? E' solo statistica. Non vi dico nemmeno chi ha vinto, perché non lo so!!!
Va da sè che l'importante per il sottoscritto era tornare ad esserci, tutto il resto contava poco.
Poi come dimenticare l'esordio di Maggie, la prima "Strappada" della storia? Ma di questo ne riparleremo...
... e la crescenta, le sfrappole, i biscottini con le punte ricoperte di cioccolato...
Insomma, la mattinata è passata che è stato un piacere. Adesso il prossimo "impegno" è la cinghialata, ma per quello non abbiamo bisogno di allenarci: per affrontare prove di questo genere ci addestriamo da una vita.